Che cos'è
La pesca alla trota in torrente è tra le tecniche più affascinanti e allo stesso tempo più difficile.A differenza della pesca alla trota lago, la pesca alla trota in torrente come dicevo è più difficile per due fattori, il primo che ci troviamo di fronte alla regina di queste acque la trota fario che quando si trova in libertà è un avversario scaltro e molto lunatico, basta un cambiamento di clima o un piccolo rumore a farla spaventare.
I periodi della giornata più redditizi sono l'alba e il tramonto anche se a volte mi è capitato di fare belle catture anche alle 3 del pomeriggio in pieno agosto!!
Il secondo fattore è che ci troviamo in ambienti naturali e quindi oltre ad essere molto silenziosi dobbiamo stare attenti ai diversi ostacoli come alberi, cespugli, tronchi sommersi e chi più ne ha più ne metta!!
La pesca alla trota in torrente ha inizio l'ultima domenica di febbraio fino alla prima domenica di ottobre.
Le esche consentite in queste acque (Classifficate acque di categoria A) sono per quanto riguarda le esche naturali , la camola da miele, verme di terra(lombrico) e tuti gli insetti del loco.
e per quanto riguarda le esche artificiali sono molto redditivi, i minnows, rotanti, esche siliconiche e la mosca specialmente nei periodi da primavera a fine periodo.
Le tecniche per insidiare la "regina" sono molteplici qui in basso troverete le più redditizie!!
la Pesca con la Pallina
Quando il torrente, specialmente nella stagione estiva, subisce un drammatico calo idrico, per avere la meglio sulle diffidenti trote del posto, dobbiamo usare delle zavorre molto leggere.
Ecco che nasce la "pallina", un galleggiante sferico, realizzato in balsa. La caratteristica di questo galleggiante ,è che riece a tenere la corrente molto bene, anche in quei rigiri di acqua dove potrebbe stazionare la trota, tenendo l'esca ferma nella posizione voluta .La pesca con la pallina viene fatta con canne corte, a differenza delle altre tecnice, di lunghezza tra i 4 e i 6 metri.
La realizzazione della montatura si effettua così: su una lenza madre dello 0.12 si inserisce la pallina, di seguito legheremo l'amo che dovrà essere di piccole dimensioni. Dato che questa tecnica è ottimale per i periodi di basso livello del torrente va affrontato con lenze leggere ed esche piccole come camole innescate singole e vari insetti acquatici e se c'è la possibilita qualche piccolo lombrico trovato sulle sponde del fiume.
La pesca con la Moschera
Da che mondo è mondo , la nostra cara trota, oltre ad essere un predatrice è un pesce insettivoro. Quindi, nel periodo da primavera fino a fine periodo di pesca alla trota in torrente,con l'avvento della schiusa di diversi insetti subaquei, il suo nutrimento preferito sono proprio questi insetti..
Questa è una tecnica che con il passare degli anni sta muorendo ma vi assicuro che può regalare catture interessanti specialmente nei periodi più caldi quando sembra che nel fiume non ci sia nemmeno una trota... eccome se ci sono.
L'attrezzatura per il pescatore che vuole praticare la pesca con la moschera, deve essere così: Una canna con lunghezza da i tre metri massimo cinque (ma massimo), deve essere una canna molto leggera, dato che la terremo in mano per molto tempo, ma allo stesso tempo deve poter lanciare anche galleggianti piombati. Il mulinello deve essere di misura normale e ci caricheremo un nylon del classico 0.20.Poi un galleggiante preferibile di colore rosso perche a volte dovremmo lanciare lontano quindi deve essere visibile. un piombo che serve per lanciare le diverse mosche.per quando riguarda il piombo nei negozi si vendono dei bulbi trasparenti che sono ottimi dato che i pesci non li vedono, l'unica accortezza e che il peso del piombo non deve superare quello del galleggiante se no(cosa ovvia ma la devo dire) il galleggiante affonderà e voi non vedrete niente.
La tecnica della moschera, è una tecniche (come molte tecniche per trota torrente), che richiede molto movimento, dato che dovremo sondare tutti i correntini del torrente e le "buche" più profonde.
Ecco come si pesca: si lancia il nostro galleggiante e lo si fa trasportare dalla corrente magari proprio dove abbiamo visto bollare le trote o dove pensiano che esse sono(il famoso senso dell'acqua) la canna va tenuta un pò alta con il filo giusto un pò teso.
Per finire le mosche vanno posizionate a circa trenta centimetri l'una dall'altra , da non sottovalutare l'uso della girella che andrà messa tra il galleggiante e il filo madre per non avere lo spiacevole ingrovigliamento delle mosche.
Una variante della moschera è la camolera la montatura è identica in tutto alla moschera con la differenza che al posto delle mosche collocheremo delle camole finte con diversi colori e quando avremmo capito qual'è la camola più gradita le sostituiremo tutte dello stesso colore della camola "fortunata".
La pesca al tocco con la corona
La pesca al tocco alla trota in torrente, è tra le più antiche pesche ,se non la prima, per insidiare la trota in acque libere.
La pesca al tocco prende l’eredità della classica pesca a fondo che grazie all’evoluzione della pesca, si è trosfarmata in una delle tecniche più usate nei vari corsi d’acqua, di tutta la penisola.
La pesca al tocco, la possiamo dividere in due tipologie: La pesca al tocco con corona e la pesca al tocco con il pallettone (ci sarebbero altri tipi di pesca al tocco, ma queste due sono le più usate).
In questo spazio parleremo della pesca al tocco con corona di pallini.
Questo tipo di montatura è stata concepita e realizzata da Nando Cesano, un grande pescatore Cunese , che dovendosi adattare ai difficilissimi torrenti piemontesi con massiccia presenza di grandi massi, si armò di grande inventiva per riuscire ad avere la meglio su questi tortuosi torrenti. Col passare del tempo, molti pescatori hanno preso d’esempio questa montatura ,adattandola al meglio, a seconda dei corsi d’acqua ove si accingevano a pescare.
Per il miglior svolgimento della tecnica, abbiamo bisogno di una buona teleregolabile di almeno 7 metri (10 metri sarebbe l’ideale) per sondare tutti i correntini e le varie “buche” dove staziona la trota.
Possiamo dire, che la pesca con la corona è una pesca di precisione dato che pescheremo proprio sotto al cimino della nostra canna e non oltre, dato che andremmo incontro a vari incagli(tronchi, sassi, ecc) .
La pesca con la corona è anche una pesca di movimento, a differenza della vecchia pesca a fondo, dato che dovremmo sempre sondare varie zone, dove la trota stia stazionando e per questo dobbiamo avere un ottimo senso dell’acqua ,in teoria dovremmo sapere già dove la trota si trova, questa è una dote che si impara con il tempo e ci vorranno un bel po’ di cappotti (uscite senza prendere nemmeno un vairone) prima di appropriarcene coma si deve.
La montatura della lenza e molto semplice , lenza madre dello 0.22 (segnafilo, ma se ne può anche fare a meno se si usano fili colorati) girella, corona, girella tripla e finale.
La corona deve essere sistemata sulla lenza madre, si consigliano sempre piombini duri, perché a causa dell’attrito sul fondale i piombi teneri si sposterebbero sulla lenza con la conseguenza di rendere la corona poco efficiente.
Esistono diversi tipi di corona:La corona caricata, La corona a mezz’acqua e la corona da canale (in teoria ci sarebbe anche quella di Cesano che si applica posizionando i piombi tutti alla stessa distanza rendendola più morbida per non insospettire la trota)
La corona caricata, ha questo nome dato che la concentrazione dei pallini è distribuita verso il basso ottima per acque veloci. Si costruisce così:
girella, spezzone di filo dello 0,20, lungo un metro., 22 pallini del n° 4, i primi 8 partendo dalla girella li metteremo ad una distanza di circa 6 cm. l’uno dall’altro, dal 9° pallino al 12° pallino la distanza tra loro sarà di 5 cm., dal 13° al 15° la distanza di 4 cm., dal 16° al 18° ad una distanza di 3 cm., dal 19° al 20° ad una distanza di 2 cm. e gli ultimi restanti li metteremo ad una distanza di 1 cm., poi metteremo la girella tripla, il finale sarà lungo dai 10 ai 30 cm.,amo numero 6 o 8.
La corona a mezz’acqua , indicata per acque basse, si costruisce così: girella spezzone di filo dello 0,20, lungo 45 cm., su cui monteremo 19 pallini del n° 3,5/4. dal 15° al 16° a 1, dal 17° al 19° a cm 0,5 poi metteremo la girella tripla, il finale sarà lungo dai 15 ai 20 cm, amo del 6 o 8.
La corona da canale, da usare in presenza di acque alte e veloci e si costruisce così: girella, spezzone di filo dello 0,20 lungo 140 cm., su cui monteremo 32 pallini del n° 3,5/4 ad una distanza decrescente verso l’alto, poi metteremo la girella tripla, il finale sarà lungo 30 cm. con la particolarità di fissargli 2/3 pallini a circa metà lunghezza, amo del 6 o 8.
Queste sono le montature da utilizzare in diverse luoghi in cui ci aggiungeremo a pescare. Come esche, useremo o le camole o il lombrico. Le camole, le potremmo innescare sia doppie che singole, se ci trovariamo nei periodi di apertura o nei giorni post-gara , è consigliabile usare le doppie camole, dato che in acqua hanno un movimento di rotazione, grazie alla girella tripla, poi con il passare dei mesi, il lombrico ne fa da padrone, specialmente durante pioggie e nei giorni successivi.
La pesca al tocco con il pallettone
Tra le varianti del pesca al tocco alla trota in torrente, oltre alla pesca con la corona di pallini, troviamo la pesca con il pallettone.
Questo tipo di piombo, fu inventato, per affrontare le acque più turbolente.
Questa tipo di pesca al tocco, nasce sulle rive del fiume Aniene, precisamente a Subiaco, dove i pescatori del luogo, dovettero ingegnarsi per "domare" le turbolenti acque del fiume Aniene per riuscire a far arrivare l'esca, proprio nelle vicinanza della trota, dato che con altre tecniche la corrente l'avrebbe spazzata via.
Il pallettone, è un piombo concentrato, che permette di portare l'esca anche nelle zone più turbolente ,con ottimo successo.
Per pescare con il pallettone, come abbiamo detto per la pesca con la corona, bisogna pescare con canne lunghe.
Il pallettone è un piombo concentrato, quindi non facile da impiegare, dato che se la lasciamo troppo sul fondo. questo si incaglia con estrema facilità.
Infatti. questa tecnica è molto efficace dove il torrente o il fiume. ha un fondale caratterizzato da piccoli ciottoli sul fondo.
Per pescare al pallettone, bisogna avere un grande padronanza della lenza, che dovrete tenere sempre tesa e radente il fondo, si può pescare anche a scendere in modo di manovrare meglio il pallettone e trasportare l'esca nei pressi della trota.
Il pallettone, è molto facile da reperire in tutti i negozi di pesca, si vendono in confezioni singole o da cinque.
La lenza per il pallettone, deve essere realizzata almeno con un nylon del diametro dello 0.20.
Ecco come si costruisce la montatura: tagliamo uno spezzone di nylon dello 0.20 e inseriamo il pallettone, dopo di che inseriremo una gommina in silicone o un piccolo piombino che funge da salva nodo.
Poi leghiamo una girella tripla del n.16 e all'altra estremità ne inseriremo una classica .
Andremo a collegare un finale di circa 100cm con amo del 6 o 8.
Le esche sono sempre le solite o camole o lombrico.
Può postare una foto in cui mostra la montatura della pesca con la pallina?
RispondiEliminaComplimenti a chi ha scritto tutto questo.
Super
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